C'è un sogno che noi, tutti noi
facciamo. Sbuchiamo dal suolo come fiori di luce, al centro di una
sala, o una grande stanza, o una grotta. Attorno a noi il pavimento
si apre per accogliere il nostro arrivo per poi chiudersi su se
stesso spegnendo la luce che ha dato noi la vita: è quello il
momento in cui noi, tutti noi capiamo di essere parte di quel posto.
Questa parte e uguale per noi tutti.
Qualche Gitano però associa la
visione ad un sapore, un gusto particolarmente ricercato, altri ad un
suono, una armonia, tal volta accompagnata da un canto corale...in
pochi sentono gli odori, o il dolore, ancor meno il piacere o
l'immagine stessa della propria voce.
Si dice che coloro che sentono la
musica sono più fortunati: comprendono da subito che dietro tutto
c'è l'opera di qualcosa di più grande di loro, perché c’è
verità solo in essa! Quando fai il sogno, capisci! Non esiste musica
fasulla, se vi è armonia, non vi è menzogna! La musica ti fa
sentire protetto, al sicuro, cullato… ti spiega con parole che non
puoi accettare consciamente ciò che lo spirito ha già capito:
questo è il luogo a cui appartengo, questa è casa.
Ovviamente non è di quella casa, dove
con leggerezza si dice di appartenere, che sto parlando! Ma di quel
luogo che spero tutti prima o poi incontriate! Quello dove un giorno,
in gioventù o in vecchiaia, d'un tratto, avete ricevuto una
illuminazione! Vi siete commossi, aperti al mondo! Avete realizzato
quel posto come vostro! avete rimesso il vostro buon cuore a lui!
Godendovi il momento fino all’ultimo istante. La vi è un brandello
custodito di voi, e li rimarrà, fino al giorno in cui lo dovrete
riprendere.
Ma per noi, NOI, quel posto non è su
questa terra, ne in nessun'altra: noi siamo i Gitani che viaggiano
tra la vita ed il sogno, e sono le braccia di Morfeo le uniche
abbastanza forti da aprire il portone del nostro regno. Noi
siamo la coscienza, noi siamo lo spirito, noi siamo gli antenati e i
discendenti!
Voi tutti che oggi state per svegliarvi alla vita, preparatevi per il
risveglio al sogno.
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